A cento anni dalla scomparsa del “Papa genovese” Benedetto XV
A cento anni dalla scomparsa del Papa Benedetto XV dal 20 al 22 gennaio scorsi si è svolto il convegno “Benedetto XV e il Suo tempo” organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova con il patrocinio dell’Arcidiocesi di Genova, dell’ASP E. Brignole, del Centro Studi Antoniani, del Comune di Genova, della Regione Liguria, della Scuola di Scienze Sociali dell’Università di Genova e della Società Internazionale di Studi Francescani.
Durante i lavori del convegno, coordinato dalla Direttrice del DISPO prof.ssa Daniela Preda, i relatori hanno voluto soprattutto mettere in luce la “teologia della pace’, la competenza giuridica, ‘l’antropologia ecclesiale’ di Giacomo Paolo Giovanni Battista della Chiesa, il Papa genovese, uomo lungimirante che con profonda fiducia nel dialogo diplomatico e politico lavorò assiduamente nel segno della “distensione” in un pontificato che andò oltre la contingenza dei difficili eventi storici del primo ventennio del XX secolo.
Allo scopo di incoraggiare i giovani alla scoperta di una delle personalità più importanti della storia contemporanea, i docenti del Dipartimento di Scienze Politiche hanno proposto agli studenti delle scuole superiori, nell’ambito delle attività relative ai PCTO, un articolato progetto di formazione alla ricerca bibliografica e archivistica e alla preparazione di testi e di materiale iconografico utili alla creazione di un sito web dedicato (https://benedettoxv.altervista.org/) e all’allestimento della mostra “Carità e assistenza a Genova da Emanuele Brignole a Benedetto XV”, inaugurata nella giornata conclusiva dei tre giorni di convegno, sabato 22 gennaio, data della morte di Benedetto XV, alla presenza di Sua Eccellenza Mons. Marco Tasca, Vescovo di Genova, che ha officiato la Santa Messa in ricordo del Papa nella splendida Chiesa dell’Immacolata Concezione all’Albergo dei Poveri.
La mostra, curata dalla Sovrintendente Annamaria De Marini e dal dott. Stefano Bonabello docente del DISPO, è attualmente allestita nel Polo Museale dell’Albergo dei Poveri – dove potrà essere visitata fino al 31 marzo 2022 – ma secondo le intenzioni dei suoi ideatori dovrebbe essere itinerante e riproposta a scopo divulgativo negli spazi delle scuole che hanno aderito al progetto.
In collaborazione con l’Istituto Gastaldi-Abba e il Liceo Montale, il Liceo Emiliani di Nervi ha partecipato attivamente al progetto PCTO e gli studenti della classe 5° del Liceo Classico hanno ben rappresentato, in una sorta di continuità spirituale, il legame di Benedetto XV con la Comunità dei Padri Somaschi, che debbono proprio a Benedetto XV l’apertura della loro prima missione fuori dai confini dell’Italia, realizzata nel 1921, nel piccolo stato di El Salvador.
Nel 1920 infatti il Capitolo generale convocato a Roma, sollecitato anche dall’enciclica Maximum illud di Benedetto XV del 30 novembre 1919, aveva proposto di aprire una missione in America con tre precise finalità: espandersi all’estero allargando il campo della attività educativa e pastorale; trovare nuove vocazioni per il carisma somasco; ottenere che San Girolamo Emiliani fosse proclamato patrono universale degli orfani e della gioventù abbandonata.
Si individuò in Padre Antonio Brunetti, allora intraprendente e dinamico direttore dell’Orfanotrofio Emiliani di Rapallo, colui che avrebbe potuto realizzare tale impresa, a capo di un piccolo gruppo di confratelli.
Padre Antonio, amico della famiglia della Chiesa, era stato scelto fin dagli anni trascorsi nella Chiesa della Maddalena di Genova come confessore personale dalla stessa sorella del futuro Papa che lo convocò in Vaticano, prima della sua partenza in America nel 1921, incaricandolo di informarlo sulle necessità spirituali delle nazioni centroamericane e concedendogli di dare a suo nome la benedizione apostolica in occasioni di grande importanza.
In El Salvador Padre Brunetti ha realizzato e costruito l’opera de La Ceiba, il Santuario della Madonna di Guadalupe, e in vari decenni – fino alla sua consacrazione nel 1951 – la Chiesa del Calvario, una delle più belle ed artistiche della città e successivamente ha curato lo sviluppo della Congregazione in Honduras.
Quando nel gennaio del 1922 gli giunse la notizia della morte di Benedetto XV egli aveva appena iniziato le fatiche della missione. Come appare dal libro degli Atti ne fu addoloratissimo e dispose immediatamente che si facesse nella chiesa locale una novena di preghiere e di commemorazione per il Pontefice che aveva contribuito in maniera tanto importante alla diffusione del carisma di San Girolamo Miani.
Patrizia SommellaVicepreside Licei Emiliani